• 18 Ottobre 2015

  • Zona: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà fisica: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà tecnica: mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

Percorso, indicazioni, consigli

Descrizione

Il primo giorno, partenza del giro ConTOUR FVG.
Diversi chilometri costeggiano il mare e la laguna, in piano, per poi giungere al Carso dove iniziano salite e discese, moderate rispetto a quanto si incontrerà nelle tappe successive. Si vede dall'alto il Golfo di Trieste, estremità Nord del Mare Adriatico, con acque sulle coste italiane, slovene e croate. Oltrepassata la città di Trieste si percorre la Val Rosandra alla fine della quale ricomincia il ritorno verso Nord nell'interno del Carso.
Tappa principalmente su pista ciclabile e sterrato, molti chilometri su sentiero. Lunghezza di 105km e 1100m di dislivello in salita.

Descrizione

L'inizio è situato all'ingresso della città storica di Grado; in breve si giunge al porto dei pescatori e, costeggiandolo, si attraversa il centro. Si gira verso il centro storico, percorrendolo tutto e giungendo alla Piazza Marin, da visitare per le viste sui resti della chiesa romana. Seguono poche centinaia di metri sulla diga dove è vietato il traffico in bici, almeno in stagione turistica; vista la poca lunghezza può essere fatto tranquillamente passeggiando e ne vale la pena. Si procede rientrando verso la Laguna di Grado, prendendo la pista ciclabile che offre delle ottime viste sul mare interno ed il Santuario di Barbana.

Rientrati nell'entroterra si svolta verso Est raggirando la Riserva Naturale della Valle Cavanata. Si passa a strade asfaltate secondarie lasciato la pista ciclabile, queste sono lungo la costa, permettendo di vedere tutta la fauna presente. Si ritorna al mare, pedalando sull'argine: questo è il punto più basso di tutto il ConTOUR FVG con la quota di circa -4 m sul livello del mare.
Giunti alla località Punta Sdobba si svolta a sinistra su strada circa sterrata, costeggiando il Fiume Isonzo e poi Isonzato arrivando all'asfalto. Un tratto su statale per oltrepassare il Fiume Isonzo, poco dopo si svolta a destra su sterrato in direzione Est verso la Riserva Isola di Cona. Poco prima dell'ingresso alla riserva si svolta a sinistra in direzione della città di Monfalcone.
Per evitare la zona industriale della città di devia a sinistra percorrendo il Biotopo Risorgive di Schiavetti con un misto di sterrato e asfalto che permette di raggirare la città. In breve si esce da Monfalcone entrando nella località di Selz presso Ronchi dei Legionari. Di nuovo su sterrato, una stradina che con lievi salite giunge in prossimità dell'autostrada; ad un incrocio si prosegue dritti su un sentiero ciclabile, uscendo su asfalto nel pressi del casello autostradale. Una discesa porta alla strada "Costiera", la cui larghezza permette una pedalata tranquilla nonostante il potenziale traffico.

Al procedere si affianca la foce del Fiume Timavo, famoso per il suo corso unico: nasce a metà della Slovenia, scorrendo verso l'Adriatico. Presso le Grotte di San Canziano inizia il suo scorrere sotterraneo di circa 40 km, sfociando infine a San Giovanni di Duino - Italia, luogo di tragitto del percorso.
L'itinerario svolta quindi a destra su sentiero per raggiungere la località portuale Villaggio del Pescatore. Oltrepassata questa, nuovamente su sterrato raggiungendo il paese di Duino ma soprattutto il suo castello, visto dal suo ingresso e successivamente dall'inizio del Sentiero Rilke sopra le falesie di Duino. Il sentiero offre delle viste ottime ma è difficilmente ciclabile. Il tracciato devia quindi subito a sinistra ritornando sulla statale Costiera giungendo prima al paese di Sistiana e poi ad Aurisina.

Ricomincia nuovamente lo sterrato lungo un largo sentiero che, con piccoli tratti asfaltati all'interno dei centri abitati, conduce fino oltre la città di Trieste viaggiando sempre sul Carso a circa 200 m di quota sopra il mare sottostante. Il sentiero è facilmente percorribile, largo e solitamente ben mantenuto, presenta sequenze di leggere salite e discese. In alcuni tratti il fondo è composto da piccole pietre affilate: non un ostacolo per la pedalata in sé ma è sicuramente necessario portare il kit di riparazione per forature delle camere.
Dopo diversi chilometri sui sentieri CAI 1 e 6 si giunge al paese di Prosecco e quindi alla "Napoleonica", strada sterrata affiancata da falesie e boschi: offre un'ottima visuale sul Golfo di Trieste ed il famoso Castello di Miramare. Essendo chiusa alle bici il tracciato devia prima dell'ingresso proseguendo per il Santuario di Monte Grisa, pedalando su stradine e sbucando all'obelisco di Opicina. Breve tratto su asfalto e di nuovo su sterrato lungo la Passeggiata Derin, sempre un misto di tratti in piano seguiti da discese e salite. Oltrepassato il Valico del Monte Spaccato si presenta un ulteriore tratto sterrato, segue poi una discesa su asfalto che con una rapida pendenza porta al paese di San Giuseppe della Chiusa, occhio alle curve.

Riprende la salita entrando nella Val Rosandra su una strada sterrata, ex ferrovia all'inizio del secolo scorso: la pendenza è lieve e costante. In aggiunta si gode di ottimi panorami sul Golfo di Trieste e sulla vallata stessa, la quale presenta diversi tipi di ambienti, dai boschi agli arbusti su ghiaioni e pareti scoscese. Questa zona viene esplorata dai percorsi San Dorligo - Val Rosandra e Trieste-Piazza Unità - Monte Cocusso - Valico di Trebiciano, anche questi con tratti su sentiero, molto agevoli in mtb.
Si sale di quota, raggiungendo il termine della vallata e sconfinando in Slovenia, ricongiungendosi poi su asfalto presso il confine di Stato. La strada regionale porta con una breve discesa allo sterrato sotto il Monte Cocusso. Proseguendo si passa il paese di Basovizza e si rientra nei boschi del Carso, costeggiando il Centro di Ricerca Sincrotrone e poco dopo l'Area Scientifica di Padriciano.
Si procede ancora su sterrato ma questa volta su terreno arso e con fondo in pietre a Nord - Est del Valico di Trebiciano, percorso poco prima nel versante Sud lungo la Passeggiata Derin. Raggiunto l'abitato di Banne, su asfalto si giunge in pochi minuti al centro di Opicina, fine della prima tappa.

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Il porto di Grado.

Vicino al punto di partenza del giro ConTOUR FVG.

La pista ciclabile che conduce da Grado alla Valle Cavanata.

Quasi completamente all'ombra degli alberi.

Il Santuario di Barbana.

Raggiungibile solamente tramite le barche dal porto di Grado.

La Riserva Naturale della Valle Cavanata.

Visitabile, punto di sosta e nidificazione per gli uccelli acquatici migratori.

Cigno reale.

Uno dei tanti animali visibili da vicino lungo il percorso.

Il lungomare su argine lungo il Golfo di Trieste, Mare Adriatico.

A fianco dell'argine il punto più basso del giro con -4 m.s.l.m.; sullo sfondo la costa carsica, rocciosa ed erta sul mare.

Aironi bianchi.

Altra specie di uccelli tipici della zona e rilevabili facilmente.

Riserva Naturale della Foce dell'Isonzo, nota anche come Isola della Cona.

Area di sosta e stazionamento di uccelli, percorribile cavalcando i cavalli di razza camargue.

Presso il Biotopo Risorgive di Schiavetti in vicinanza della città di Monfalcone.

La città viene quasi completamente raggirata all'esterno su sterrato.

Sentiero dei Castellieri ad Est della Cima di Pietrarossa.

Salita con pendenza moderata e buon fondo, comune per gli sterrati del Giorno 1.

Panorama del Golfo di Trieste dal paese di Duino.

Si vede la costa rocciosa, con pareti da 100 a 200m di altezza sul mare.

Il Castello di Duino.

Visitabile, il tracciato passa davanti all'ingresso.

La Strada Napoleonica.

Il Carso viene percorso da Nord a Sud lungo i sentieri Rilke, CAI 1, CAI 6 e Napoleonica, proseguendo poi sulla Passeggiata Derin.

All'addentrarsi nel Carso l'ambiente diventa boschivo, con la prevalenza di conifere.

Il percorso è sempre un misto di salite e discese.

Tratto sul Monte Hudo Leto, sopra il quartiere di Cattinara, Trieste.

I boschi si diradano e si apre la vista sul golfo.

L'ex ferrovia, chiamata Pista Ciclopedonale Cottur.

Percorre l'intera Val Rosandra su un tracciato una volta ferroviario: molte piccole gallerie e lieve pendenza in salita.

Vista sul Vallone di Muggia.

Con l'assenza di nuvole si vede la parte terminale del golfo.

La parte terminale del Giorno 1, su sterrato ad Est dei Monti Calvo e Belvedere.

Ambiente arido e strade con fondo in sassi fra i paesi di Basovizza, Padriciano, Trebiciano e Opicina.