• 1 Agosto 2015

  • Zona: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà fisica: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà tecnica: mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

Percorso, indicazioni, consigli

Descrizione

Si giunge alle Alpi Giulie, al loro splendore, alla loro maestosità. La quarta tappa termina la salita al Passo di Tanamea, passando poi la Sella Carnizza e scandendo nella Val Resia all'interno del Parco Naturale delle Prealpi Giulie. Ambienti spettacolari lungo la discesa verso la pista ciclabile internazionale Alpe Adria. Una volta raggiunta, la si percorre per diversi chilometri affiancati da viste sul Fiume Fella e le cascate. Segue poi la salita alla Sella Sompdogna, dominata dalle montagne circostanti, la principale delle quali è lo Jôf di Montasio. Bella salita con ottimi panorami ed arrivo al Rifugio Grego sulla Val Saisera. 63km di lunghezza e 1700m di salita, tutto su strade secondarie e la pista ciclabile Alpe Adria.

Descrizione

Il punto di partenza è presso il Pian dei Ciclamini, verso la fine dell'Alta Val del Torre, sopra la famosa cittadina di Tarcento. La stessa località è punto di sosta per il percorso "due giorni" Remanzacco - Passo di Tanamea - Val Venzonassa. L'inizio è in leggera salita per circa un chilometro, fino ad oltrepassare il Passo di Tanamea. Inizia quindi la rapida e divertente discesa fino al paese di Uccea, poco distante dal confine con la Slovenia. Raggiunto il paese si svolta a sinistra, iniziando la salita verso la Sella Carnizza.
Tutto quanto è su strada asfaltata; la prima parte, fino al paese di Uccea, è agevole al traffico ma comunque poco frequentata. La salita a Sella Carnizza invece è su una strada storica, molto stretta e veramente poco percorsa. La pendenza è moderata e quasi costante fino al passo; il dislivello compiuto è di 480m in circa 10km. Durante praticamente tutta la salita non si vede l'arrivo, visibile all'uscita nel prato prossimo alla sella.
Dalla Sella Carnizza inizia la discesa nella Val Resia: aumenta la larghezza della strada asfaltata, la qualità e soprattutto la pendenza. Una rapida serie di tornanti porta subito al fondovalle. Da notare, si passa in vicinanza del Fontanone Barman, spettacolare altissima cascata con laghetto alla base, nonostante le frane degli ultimi anni. Visitabile con pochi minuti di camminata partendo dal punto segnalato poche decine di metri successivi al ponte Tanabarmàn.

Proseguendo si oltrepassano due centri abitati arrivando al ponte sul Torrente Resia, visibile nella foto 3, caratterizzato da un'acqua purissima e trasparente, con delle pietre giganti che la circondano e sovrastano. Costeggiando il torrente si scende su asfalto fino al paese di Resiutta, circondati da alte montagne e belle visuali. Il paese è la congiunzione della Val Resia con la valle Canal del Ferro.
Attraversato il paese si imbocca la pista ciclabile Alpe Adria in direzione Nord-Est, ricominciando quindi la salita. A sinistra invece si giungerebbe al paese di Moggio Udinese, partenza del percorso invernale Moggio - Rif. Vualt. Il percorso della pista era, nel passato, una ferrovia: la pendenza è veramente bassa e costante, si mantiene quindi un ritmo abbastanza veloce. Lungo l'Alpe Adria si costeggia il Fiume Fella, caratterizzato da una notevole limpidezza, e si scavalcano diversi ponti. Essendo questi di origine ferroviaria hanno un fondo in rete, attraverso il quale si vede il fiume sottostante. Proseguendo si supera il paese di Chiusaforte arrivando a quello di Dogna, lì si abbandona l'ex ferrovia per collegarsi alla strada asfaltata. Il punto di uscita dalla pista ciclabile è il punto d'ingresso alla stessa per il percorso Dogna - Monte Agar - Sella Bielìga, un due giorni con viste splendide sullo Jôf di Montasio. Il tracciato risale la Val Dogna, sovrastata per tutta la lunghezza dalla cima del Monte Jôf di Montasio.

La pendenza in questo caso è più elevata ma non omogenea. In totale sono 900m di dislivello su circa 18km di lunghezza, la salita può essere divisa in tre parti: quella iniziale, con alta pendenza, che passa per diverse località nominate "Chiout", la parte centrale che attraversa a quota circa costante la parte della vallata a Nord del Monte Cimone, e la parte finale dove si riprende la salita con numerosi tornanti, giungendo infine alla Sella Sompdogna.
La vallata è di una bellezza unica. Il canalone a destra della strada durante la salita, sopra di lui le pareti Nord dei monti che spiccano per la loro quota e delle cascate a strapiombo; sulla sinistra nella parte centrale della vallata molti ruscelli più che trasparenti con le creste delle montagne sovrastanti delineate da trincee. Tutto questo motiva la salita, con tratti a pendenza sostenuta ma sempre su asfalto di strade secondarie.

Ma non è finita. Dalla Sella Sompdogna si procede su sterrato verso il Rifugio Grego; in meno di un chilometro, con prima una ripida discesa seguita da una tranquilla salita, si giunge al punto di arrivo della tappa del giorno 4.

Il panorama dal Rifugio Grego è splendido. Prima di tutto vista sulla vallata sottostante ed il Monte Santo di Lussari, entrambi percorsi dal tracciato Val Saisera - Monte Lussari. In più il rifugio si trova in quota al termine, con forma ad arco, della Val Saisera: è quindi circondato dalle stupende ed alte cime del Jôf di Sompdogna, Jôf di Montasio con le Torri Amalia e Palizza, la Cima di Terrarossa, il Foronon del Buinz che portando, girando ancora, al Monte Jôf Fuart, circondato dalle Selle Nabois e Lavinal dell'Orso.

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Dalla località Ai Ciclamini verso il Passo Tanamea, vicina al punto di sosta del giro "due giorni" Remanzacco - Passo di Tanamea - Val Venzonassa.

A quota di circa 800m i boschi sono colmi di abeti.

Arrivo a Sella Carnizza, percorsa al contrario dal tracciato su solo asfalto Tarcento - Val Resia - Valle del Torre.

Salita su strada asfaltata con medie pendenze e scarsamente trafficata per circa 450m di ascesa.

Nella Val Resia, all'interno del Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie.

La purezza dell'acqua fra le rocce del Monte Canin.

Il gruppo del Monte Canin visto dalla Val Resia.

Monte Sart a sinistra, poi Monte Canin (2587m) e la cima Baba Grande a destra.

La pista ciclabile Alpe Adria.

Ex ferrovia, presenta pendenza costante in salita, molte piccole gallerie e dei ponti con fondo grigliato sul Fiume Fella.

Le cascate del Rio Pietraforata.

Alcune delle tanti visibili dalla pista Alpe Adria.

Lungo la Val Dogna: per tutta la lunghezza si ha la vista sul monte Jôf di Montasio e le sue pareti occidentali e settentrionali.

Vista ancora più bella dalla Sella Bielìga, uno dei punti di sosta per il percorso Dogna - Monte Agar - Sella Bielìga.

La strada nuova e la strada vecchia, dei tempi della Grande Guerra.

Molti tratti hanno versanti ripidi al fianco.

Serie di tornanti sopra il Plan dei Spadovai.

La parte finale della salita, in vicinanza della Sella Sompdogna.

Alla Sella Sompdogna.

Al di là c'è la Val Saisera, percorsa il giorno successivo, ed il monte Jôf Fuart, nello sfondo della foto.

Lo sterrato dalla Sella Sompdogna al Rifugio Grego.

Prima discesa e poi salita per circa 1km di lunghezza.

Monte Santo di Lussari, solo visibile dal ConTOUR FVG ma raggiunto dal giro Val Saisera - Monte Lussari.

In alto sopra la Val Canal del Ferro, offre ottime viste sulle valli e montagne circostanti.

Monti Nabois Grande, Jôf Fuart e Modeon del Buinz.

Parte del blocco principale delle Alpi Giulie, le loro elevazioni e forme non permettono molti percorsi in mtb.

Al Rifugio Grego.

Sullo sfondo lo Jôf di Montasio e la Torre Palizza.