• 29 Agosto 2015

  • Zona: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà fisica: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà tecnica: mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

Percorso, indicazioni, consigli

Descrizione

Il sesto giorno, la tappa più impegnativa del giro ConTOUR FVG, con l'attraversamento di buona parte delle Alpi Carniche e l'arrivo al Rifugio Marinelli, quota 2122m, il punto più alto del percorso. Questo implica la discesa iniziale dal Passo Cason di Lanza al paese di Paularo, con la successiva salita alla Forcella di Lius. Si prosegue verso Ligosullo e Treppo Carnico, un traverso su sterrato porta ad evitare il paese di Paluzza, proseguendo su asfalto fino a Timau. Si sale poi su sterrato ed infine sentiero fino al Rifugio Marinelli nel Gruppo del Monte Coglians.
Tappa con 48km di lunghezza e 2150m di dislivello in salita, memorabile per la durezza ma anche per quanto si vince al raggiungere il top.

Descrizione

La partenza è dal Passo del Cason di Lanza, circa il passaggio dalle Alpi Giulie alle Alpi Carniche. Si inizia con il tragitto su asfalto fino al paese di Paularo. Inizialmente una serie di curve in discesa nel bosco a Nord del Monte Zermula porta al ponte sul Torrente Chiarsò dove di trova la prima salita: 100m di dislivello con pendenze moderate. Riprende quindi la discesa che conduce al paese di Paularo, raggiungibile in pochi minuti. Attraversato il centro di oltrepassa il torrente e si sale verso il passo che porta alla Val Pontaiba e quindi al paese di Paluzza. Il percorso inverso, dal paese di Paularo al Cason di Lanza, viene effettuato nella gita di due giorni Paularo - Cason di Lanza - Monte Zermula - Zuc della Guardia, un esperienza di ciclismo, escursionismo ed arrampicata.

La salita si sviluppa prima su un ripido versante roccioso con buone pendenze che portano dai 670m di Paularo agli 820m del locale Bar Duron; si passa poi al versante sud della vallata, dentro il bosco. La strada prosegue con ampi tornanti su strada asfaltata molto larga, la pendenza permane. Superata la quota di 1000m la strada si restringe molto, pur rimanendo asfaltata e diminuendo la pendenza. Raggiunta la quota massima, 1075m, inizia la discesa fino alla Forcella di Lius. Si risale leggermente per scendere poi al paese di Ligosullo.
Una serie di brevi e ripidi tornanti fanno perdere quota, scendendo nelle vicinanze del Torrente Pontaiba. Senza grosse salite si procede lungo le frazioni di Treppo Carnico fino alla località di Zenodis, dove si continua su sterrato. Un traverso circa in piano nel bosco con una rampa finale che porta all'asfalto, la qualità dello sterrato dipende molto dalla manutenzione. Parti sia della strada fra i paesi di Paluzza e Ligosullo che lo sterrato fra Treppo Carnico e Naunina fanno parte del percorso Paluzza - Monte Paularo: 29km con 1500m di salita che rappresentano bene l'ambiente carnico.
Si procede quindi su strade secondarie con viste panoramiche verso il Monte Zoncolan scendendo in vicinanza della Torre Moscarda e raggiungendo la strada statale verso il Passo di Monte Croce Carnico. Tale strada è larga e, sebbene possa essere trafficata, non rappresenta un problema per i ciclisti. Dopo una media salita su rettilineo si prende una strada secondaria che porta alla località di Laipacco, dove ci si ricollega alla statale, arrivando in pochi minuti al paese di Timau con salite di moderata pendenza ed ottime viste sulla Creta di Timau e la cima del Monte Gamspitz.

All'uscita dal paese di Timau si porgono due opzioni: la consigliata è proseguire lungo la strada asfaltata, la quale non presenta difficoltà per i ciclisti, nè a livello di pendenza, nè a livello di pericoli con il traffico. In aggiunta, lungo l'asfalto si costeggia la spettacolare cascata del Fontanon. Successivamente si procede dentro una galleria aperta, spuntando alla località Laghetti. Si sale quindi sorpassando l'Albergo Casetta in Canadà, al quale seguono 3 tornanti, alla fine dei quali inizia la salita verso il Rifugio Marinelli su sterrato.
L'archivio per il navigatore contiene entrambe le opzioni del tracciato, sia asfaltata che sterrata.
L'altra opzione è su sterrato, prima sulla Strada Romana fino ad una chiesa - monumento ai caduti - per poi proseguire su sentiero: questo ha una pessima manutenzione, molti tratti sono effettuabili solamente a piedi. Sopra il Torrente But si giunge alla località Laghetti, luogo delle piste da sci da fondo durante l'inverno. Dopo averla attraversata si riprende per poco l'asfalto, abbandonandolo podo dopo deviando a destra nuovamente su sterrato/mulattiera, sentiero CAI 161. Notevoli pendenze su sentiero pedalabile portano alla statale verso il passo; raggiunta la strada si scende di una 50ina di metri per ricongiungersi al percorso su asfalto.
Un compromesso è procedere dal paese di Timau fino alla località Laghetti su asfalto, raggiunta questa si svolta a destra lungo il sentiero CAI 161. Questo rende il tutto pedalabile.

I tracciati delle due opzioni si congiungono al terzo tornante sopra il ristorante Casetta in Canadà.
Parte allora la salita su strada sterrata verso il Rifugio Marinelli: inizio a 1083m ed arrivo a 2122m di quota. Le pendenze sono medio-alte o elevate, alcuni tratti hanno fondo cementato. All'inizio si costeggia una cava, segue poi una serie di tornanti che fanno prendere quota. Un breve tratto pianeggiante fino alla curva a sinistra, congiunzione con i sentieri CAI 148-161. Inizia allora la parte ripida della salita con un rettilineo che conduce alle prime pareti dei monti Creta di Collina e Creta di Collinetta. Superata la Casera Val di Collina si presentano ulteriori rampe su cemento le quali portano al versante Sud del monte. Il tratto forse più duro è questo, un rettilineo da Est a Ovest che offre, al salire, la vista al Rifugio Marinelli, punto di arrivo. Giunti ai tornanti vicino alla Casera Plotta la pendenza diminuisce. Serie di curve portano al pianoro sopra un laghetto, a Sud del monte Creta di Chianevate. Il finale è su due tornanti su sentiero largo e percorribile in mountain bike, sebbene ci siano alcuni sassi e rocce. La fatica fatta soprattutto nell'ultimo pezzo è ripagata dalle viste presenti nel tratto finale e al rifugio.

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Tratto di discesa dal Passo del Cason di Lanza verso il paese di Paularo; questo viene effettuato anche dal tracciato Paularo - Cason di Lanza - Monte Zermula - Zuc della Guardia.

Spesso stretta, la strada presenta buone pendenze e curve, ottima per la corsa - prestando attenzione.

Il paese di Paularo e, a destra, la vallata che porta al Passo del Cason di Lanza.

Superato il centro, inizia la salita verso il paese di Paluzza.

Salita su asfalto da Paularo alla sella sopra Ligosullo.

Inizialmente larga, va molto a stringersi; presenta pendenze medie per un dislivello totale di 400m.

Tratto del percorso fra Paularo e Paluzza presso la Forcella di Lius. Dopo, in basso verso Paluzza, si incontra la salita del giro Paluzza - Monte Paularo verso il Castel Valdajer.

La montagna sullo sfondo è il Monte Zermula.

Strada secondaria fra Paluzza e Laipacco con un ponte per le bici (e guado per le macchine).

Sulla destra il Monte Gamspitz.

Bivio a Timau fra sterrato e asfalto.

Entrambi i percorsi per navigatore inclusi nello zip, lo sterrato è sconsigliato per la scarsa manutenzione.

La parte iniziale dello sterrato, ancora su strada percorribile facilmente.

Diventa poi sentiero all'interno di un bosco, senza il taglio dei rami.

La seconda parte dello sterrato, su sentiero CAI 161, percorribile.

Oltre la località Laghetti ed un piccolo tratto su asfalto, si sviluppa a destra dell'asfalto, sul versante Sud-Ovest del Monte Pal Piccolo.

La prima parte della salita verso il Rifugio Marinelli.

All'interno del bosco con pendenze medio-alte, inizia al terzo tornante dopo il Ristorante Casetta in Canadà.

La parte media della salita, in vicinanza della Casera Val di Collina.

Diversi tratti hanno fondo cementato data la forte pendenza.

La parte alta della salita al Rifugio Marinelli.

Fondo sempre sterrato, mantiene un'elevata pendenza. Sullo sfondo il paese di Timau ed i Monti Gamspitz e Creta di Timau.

Raggirando il versante Sud-Est del monte Creta della Chianevate si vede il Rifugio Marinelli.

Mancano ancora circa 400m di salita.

Sopra la Casera Plotta.

La pendenza inizia a diminuire.

In quota viene raggirata la conca della Casera Plotta.

Un'ulteriore salita visibile nella foto porta al pianoro.

Il pianoro dei laghetti, quota 1960m.

Ottima visuale sulle cime attorno.

Il sentiero che porta al Rifugio Marinelli, termine del Giorno 6.

Lievemente esposto nel traverso in alto, ha fondo largo e percorribile.