• 10 Ottobre 2015

  • Zona: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà fisica: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà tecnica: mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

Percorso, indicazioni, consigli

Descrizione

L'ottavo giorno del giro del ConTOUR FVG, il passaggio in fase di ritorno dalla montagna alla pianura. La salita della tappa porta all'altopiano che offre una buona vista panoramica su tutta la regione ed il percorso del Giorno 9, da Rovereto in Piano a Grado.
Si parte dalla Val Cimoliana, scendendo per la Val Cellina fino al Lago di Barcis. Inizia quindi la salita fino al paese turistico di Piancavallo prima, e dalla Foresta del Cansiglio poi. Alla quota di circa 1500m.s.l.m. sembra di essere su una terrazza, con vista sulla pianura friulana e veneta ed il Mare Adriatico. Segue poi la discesa su sterrato fino al paese storico di Polcenigo, dal quale si raggiunge Roveredo in Piano, termine della tappa, su sterrato e ciclabile.
In totale sono 76km di lunghezza per 1400m di salita. Come per tutte le tappe, lo sviluppo è su strade secondarie se non su sterrato o pista ciclabile.

Descrizione

La partenza è dal paese di Cimolais, all'inizio della Val Cimoliana nell'area del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, possibile da percorrere, a giudizio della neve, anche il periodo invernale come fatto con la gita Val Cimoliana - Rif. Pordenone. La prima parte della tappa è in discesa su asfatato secondario; in breve si giunge alla conguinzione del Torrente Cimoliana con il bellissimo Torrente Cellina. All'incrocio fra i due torrenti parte la strada che porta prima al paese di Claut e poi alle montagne, come descritto nel percorso Claut - Forcella Clautana - Impronte dinosauro. La strada si stringe e costeggia il greto, con alcuni tratti quasi a livello dell'acqua. Nonostante questa fase di discesa implichi 20 km di sviluppo, ci vuole poco tempo per arrivare dal paese di Cimolais a quello di Barcis ad all'omonimo lago. Il tratto è praticamente tutto in leggera discesa, tranne piccoli tratti (circa 50m di lunghezza) in lieve salita.

Poco dopo l'inizio del lago, all'ingresso al paese di Barcis, si svolta a destra percorrendo il ponte ciclopedonale sopra il Lago di Barcis; molto carina la vista del paese sopra il lago, noto per il suo colore verde smeraldo.
Si ritorna quindi all'asfalto ma iniziando la salita. La strada è solitamente poco trafficata e si svolge all'interno del bosco; in circa 14km si sale di 860m con lunghe serie di tornanti e rettilinei. La pendenza è moderata, se non altro ricordando le salite delle tappe precedenti, e molto costante.
Come successo in altre tappe del giro ConTOUR FVG, parte del percorso è comune ad altri giri: in questo caso il tratto appena descritto viene fatto in discesa nel tracciato, solo asfalto, Aviano - Piancavallo - Barcis.

Si raggiunge ed attraversa il paese turistico di Piancavallo, procedendo verso la Foresta del Cansiglio, comunemente al percorso Roveredo in Piano - Piancavallo - Foresta del Cansiglio. Inizia una discesa di un centinaio di metri di dislivello su asfalto che porta al versante Sud della montagna, aprendo la visuale sulla pianura. Ricomincia nuovamente la salita su strada con fondo da poco asfaltato. Salendo si oltrepassa la Malga Campo e la Casera della Valle Friz, all'interno di una conca. Ultimi metri di salita e si apre un'ottima visuale panoramica dalla quota di 1550m su tutta la pianura del Friuli e del Veneto, oltre l'estremità Nord del Mare Adriatico. Come visibile nella foto 11, si può vedere dall'alto il greto del Torrente Cellina, costeggiato in precedenza, che sfocia nella pianura in vicinanza del paese di Roveredo in Piano, destinazione della tappa.

Inizia quindi la discesa, finalmente su sterrato: la parte di salita è ormai tutta su asfalto, nonostante la strada sia all'interno della Foresta del Cansiglio e chiusa al traffico. La pendenza non è alta, si costeggiano diverse malghe e casere. Ad un certo punto della discesa, quota 700m, si passa accanto a diverse case cambiando da sterrato ad asfalto. Poche centinaia di metri dopo è da prestare attenzione per una svolta a sinistra, nuovamente su sterrato in direzione Polcenigo - un piccolo segnale blu indica la strada. Con rettilinei, tratti con fondo buono e altri con fondo dissestato si arriva al paese di Coltura e poi, su asfalto ma sempre su strade secondarie, a Polcenigo, attraversandone il centro storico. Oltrepassata la località San Giovanni si ritorna allo sterrato, in pianura. In circa 8 km su strade sterrate e piste ciclabili si raggiunge il centro di Roveredo in Piano, destinazione della tappa.

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La Val Cimoliana vista dal paese di Cimolais.

Dentro il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, è famosa per il Campanile di Val Montanaia.

Lunga discesa su asfalto dal paese di Cimolais a quello di Barcis.

Si costeggia sempre il Torrente Cellina, affiancato da pareti rocciose verticali. Da segnalare, all'inizio della Val Cellina si trovano delle impronte di dinosauro, visibili, e descritte nel percorso Claut - Forcella Clautana - Impronte dinosauro.

La strada è stata da poco rifatta: l'attività del torrente e l'ampiezza del bacino causano frequenti esondazioni.

L'ampio flusso e la portata hanno fatto arrivare il greto gravoso fin quasi a Pordenone, circa 30km di estensione oltre le montagne; questo viene attraversato il Giorno 9.

Il ponte sul Lago di Barcis.

Termina la prima discesa ed inizia la salita verso il paese di Piancavallo e la Foresta del Cansiglio.

Barcis e l'omonimo lago artificiale.

Peculiarità del lago è il colore verde smeraldo, ammirabile pienamente dal ponte.

Salita su asfalto da Barcis a Piancavallo.

Lunga e con basso-medie pendenze, presenta diverse serie di tornanti.

Salita verso la Foresta del Cansiglio.

Le montagne del Cansiglio si alzano rapidamente sopra la pianura, senza una zona collinare o prealpina fra loro e la pianura.

Per poter attraversare il Cansiglio è da oltrepassare la Val Grande, salendo fino a quota 1535m.

Sulla salita misto asfalto-cemento-sterrato si costeggiano diverse malghe, la foto riporta la Casera Campo.

Poco oltre le Casere della Valle Friz inizia il tratto di discesa su sterrato.

Inizialmente all'interno del bosco, una serie di malghe porta alla strada sul versante Sud-Est, con la vista sulla pianura.

Punto panoramico passata la Casera Busa Bernart, usciti dalla foresta.

Con il bel tempo è possibile vedere tutta la pianura friulana e parte di quella veneta, oltre al mare da Monfalcone a Venezia.

Vista sulla pianura friulana, direzione Est.

Si vedono la pista di aviazione militare di Aviano, i greti dei Torrenti Meduna e Cellina, attraversati il giorno successivo.

La seconda parte nella Foresta del Cansiglio è su sterrato.

Principalmente in discesa, attraversa boschi e prati, costeggiando diverse fosse e permettendo viste sulla pianura.

Nonostante la vicinanza con la pianura ed i centri abitati è presente un'ampia fauna selvatica.

Nella foto un'aquila reale in volo sopra la Fossa de Bena fra le Casere Costa Cervera e Folador.

Raggiunta la pianura si presentano ancora alcuni chilometri in piano, nella campagne e principalmente su sterrato.

Si giunge infine al paese di Roveredo in Piano, termine della tappa Giorno 8.