Percorsi e Itinerari in Friuli Venezia Giulia
Il Friûl Salvadi
MTB Friuli
Quarta Tappa
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12 Lug 2020
Zona:
Difficoltà fisica:
Difficoltà tecnica:
Carta Tabacco: 18, 19
Descrizione
Un classico di MTB Friuli, presente in diversi percorsi, il più celebre dei quali è il ConTOUR FVG che nella sua quarta giornata. Il grosso impatto della tappa è la difficoltà di dividerla in spezzoni e quindi la scalata in singola giornata della Val Dogna. Nonostante questo la pendenza costante e moderata ma soprattutto ripagata dall'arrivo alla Val Saisera.
Dall'area di sosta si scende comodamente al paese di Resiutta, provvisto di tutti i negozi e servizi necessari. Ci si ricollega all'Alpe Adria proseguendo ciò che era iniziato il giorno prima. Ora sul tratto più spettacolare della ciclabile si risale la Val Canal del Ferro godendo lo sguardo alle alte cascate, il fiume che scorre al di sotto dei vecchi ponti ferroviari e le numerosissime gallerie.
Il tratto è lungo circa 13km e passa per Chiusaforte ed il suo bicigrill.
L'alto ponte che apre la vista alla Val Dogna segna l'arrivo all'omonimo paese e l'inizio della scalata. Ripidamente si scende all'abitato e ci si immette sulla strada. La salita è tutta su asfalto, non esistono alternative; è comunque molto frequentata dai ciclisti.
La parte iniziale è parallela al Torrente Dogna che corre nel fondovalle. La pendenza è del ~6% ed è costante e omogenea per tutta la salita.
Una piccola discesetta porta in una sottovallata per superare il Rio Mas sul nuovo ponte sopra il quale si vede il vecchio sottostante. Segue una serie di tornanti che, in base al verso della curva, mostrano la Val Dogna e la riga degli Jôfs (cime in friulano) o le vette della Val Alba ed il Monte Zuc dal Bor. Le curve a gomito portano ai paesini di Chiout Zucuin e Chiout dov'è presente un tavolo per una sosta.
Oltre prosegue l'ascesa allontanandosi ancora dal Torrente Dogna e attraversando vallate interne. Alla seconda di queste inizia un traverso che riporta in vicinanza del torrente passando accanto alle cascate di diversi rivoli suoi immissari. Al traverso segue una serie di piccoli tornati, oltre questa un rettilineo conduce alla località Plan dei Spadovai. Dal prato si nota l'inizio della seconda serie di tornati che con la loro ampiezza ormai fuori dai boschi permette la vista su tutta la vallata percorsa.
Gli ultimi due chilometri per arrivare alla Sella Sompdogna, il termine della grossa salita. Alla sella i pascoli si estendono su tutto il versante Sud dello Jôf di Miezegnot e del Monte Piper.
Ma non è del tutto finita: la prossima destinazione è il Rifugio Grego ed il sentiero verso la Val Saisera. E così si prosegue su una stradina inizialmente con una breve discesa su fondo cementato. Si passa allo sterrato, un piccolo traverso e la rampetta che conduce al Rifugio Grego.
Osservato il panorama dell'arco alpino dell'Alta Val Saisera si inizia la discesa. Al momento della realizzazione del percorso la mulattiera adatta alle bici era chiusa per la presunta realizzazione di una strada, ad ogni modo la mulattiera è inclusa nel tracciato per navigatore. Lungo la mulattiera la discesa consisteva in alcuni tornanti su sentiero per poi passare alla strada sterrata che permetteva di scendere senza problemi fino al parcheggio al termine della strada asfaltata.
Da questo'ultimo il percorso Friûl Salvadi svolta a destra lungo lo sterrato nel bosco. In breve questo sfocia nel bacino ghiaioso del Torrente Saisera. Percorribile in mountain bike lungo una traccia, si percorre un semiarco costeggiando le pareti, congiungendosi alla strada bianca. Il tracciato termine nei pressi del ponte all'inizio dei sentieri 616 e 611, alla fine della vallata secondaria dominata dall'alto dallo Jôf Fuart.
La tappa più impegnativa come sviluppo, ed in particolare come dislivello, di tutto il Friûl Salvadi: 37km con 1200m D+. Nonostante questo su tutto il percorso non sono presenti tratti difficili tecnicamente o particolarmente impervi e che richiedano uno sforzo fuori dal normale.
Foto e video del tracciato